Laddove lo straniero faccia domanda per un visto negli U.S.A., un fattore cruciale valutato negativamente dall’USCIS (United States Citizenship and Immigration Services) è l’esistenza di precedenti penali, e questo anche se, ai sensi della normativa applicabile nello Stato nel quale è stata pronunciata ed eseguita la condanna, sia intervenuta formalmente una riabilitazione.
L’esistenza di precedenti penali infatti, soprattutto se la condanna abbia avuto ad oggetto alcuni tipi di reati, può essere valutata per respingere, ad esempio, la domanda di visto, a prescindere dall’intervenuta riabilitazione (quindi anche, nel caso di cittadini italiani, se il certificato generale del casellario giudiziale riporti l’assenza di condanne) e anche laddove sussistano ragioni umanitarie alla base della richiesta.
Si allega un link ad un articolo del quotidiano nazionale “la Stampa” del 30 agosto 2015 che illustra la problematica sopra discussa e vissuta da un cittadino italiano che cerca di raggiungere la figlia negli USA per un possibile trapianto che potrebbe salvarle la vita:
Rispondi